C’è questa cosa che nelle chiese di alcune città (mica tutte) dal Giovedì che precede Pasqua fino al primo pomeriggio del Venerdì, cioè nel giorno in cui è stata istituita l’Eucarestia, si usa meditare per gesti immagini e spazi sulla presenza del corpo di Cristo in un pezzo di pane.
Così ti trovi sul far della sera nei vicoli della vita notturna che si sta animando oppure in quelli bui e dimenticati persino dai ratti a passeggiare, cercare chiese aperte, incrociare un altro tipo di vita notturna, quella di coloro che stanno seguendo una tradizione, la visita a questi altari provvisori.
E raccogli pezzi di frasi, parole, saluti, auguri, preoccupazioni, commenti, incontri e il silenzio di angoli raccolti a ripensare avvenimenti lontani che si fanno vicini.