da qui Paolo inizia a predicare in terra macedone
in mezzo a queste architetture ha camminato parlato ed è stato pure imprigionato
ma lui cantava in prigione
e quando un terremoto ha aperto la porta e sciolto le catene è rimasto lì
tranquillo e rassicurante con le guardie
si può essere più liberi di così?
camminiamo anche noi sulle stesse pietre
ci fermiamo ad ascoltare quello che Paolo ha scritto allora anche per noi qui e adesso
riflettiamo sull’idea che ci sono due modi di vivere, uno prigioniero e uno libero
e che occorre fare continuamente discernimento:
“esaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono”
in mezzo a queste sterminate rovine ammassate, stratificate nei secoli e messe a nudo nella quantità il genius loci è potente e per noi si chiama Paolo