lo scavo archeologico che negli anni ’70 ha riscoperto un sito – che nell’ottocento era stato abbandonato – deve aver dato ai suoi autori un’esperienza inarrivabile
si sono trovati in mano oggetti splendidi e si è fatta sempre più forte l’ipotesi che si trattasse della tomba di Filippo II, il padre di Alessandro Magno
insomma una roba tostissima
bello per noi vedere queste opere d’arte sopraffina lasciate sottoterra un 2500 anni più o meno, per di più esposte in un museo sotterraneo assai suggestivo
poi ti coglie l’idea che non erano fatte per la nostra delizia ma per rendere onore al re e rendergli piacevole lo stare nel nuovo regno della morte
questa cosa della morte che fa così paura…
però a Paolo no, per lui è indifferente… grande Paolo!
pieno di fiducia che gli viene come frutto dello spirito del Signore, insieme alla creatività, all’intraprendenza, al coraggio, alla speranza, all’autenticità e insomma all’amore
e non si riesce ad amare se ci si lascia guidare dalla paura.