primo giorno di orientamento in quasi 27 mila passi (girare in compagnia stimola ed è andata benissimo: mai avuto tre “figli” maschi, divertente!)
punto di inizio: la cattedrale dell’Assunta nella festa dell’Assunta, approriato anche perché è un edificio che gioca con il cemento armato (già come il ponte crollato a Genova) ma lo fa molto meglio di quello che pensassi;
dei vari asterischi turistici che abbiamo smarcato a ritmo serrato segnalo i murales e la vista di Coit Tower e poi il City Lights Bookstore, dove comincio a prendere contatto con la cosa più accattivante di questa città: la sua creatività, dev’essere il questo il suo genius loci: stupore ed energia, sai come una tipa bella ma senza pretese?
Tipa sobria e splendida, trasandata con gusto, creativa nei particolari e libera.
E questa cosa torna bene con l’assurdo ordine delle strade che se ne fregano delle pendenze: una città fatta di regole e di saperle trasgredire…